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Chiesa dei Santi Biagio e Cataldo




Verso l'estremità occidentale della Giudecca dove, alla fine dell'Ottocento sorse l'imponente mole del Mulino Stucky, esisteva una modesta chiesa a servizio dei pellegrini della Terrasanta, dedicata ai Santi Biagio e Cataldo. La prima consacrazione della chiesa risale al 1188. Nel 1222 la beata Giuliana dei Conti di Collalto giunse su questa isola dove fondò un monastero annesso alla preesistente chiesa. Nel XVI secolo l'intero complesso subì un importante restauro, e la chiesa venne completamente rinnovata per mano di Michele Sanmicheli. Un ultimo restauro venne effettuano agli inizi del '700, sotto la direzione di Domenico Rossi e di Giorgio Massari. I lavori comportarono anche la demolizione del coro pensile le cui colonne furono impiegate per realizzare il portico laterale della vicina chiesa di S. Eufemia. Si rinnovarono anche gli arredi, gli altari e la decorazione pittorica con nuovi dipinti e pale d'altare.
A giudicare dalla vastità e dal numero degli ambienti, oltre ai fatti storici a cui fu legata (tra i quali la visita di Pio VII nel 1800), si deve pensare che la Chiesa e il monastero dei Santi Biagio e Cataldo avessero raggiunto nei secoli una notevole consistenza edilizia e una sempre maggiore importanza.
Ciò non valse però ad impedirne la soppressione nel 1810 e la conseguente spoliazione. Fu dapprima utilizzato come ospedale per malattie infettive, quindi il complesso passò in mano a privati che iniziarono a demolirlo per ricavare materiale da costruzione. Nel 1882 quel poco che restava fu raso al suolo e disperso.

Frederick Rolfe, Baron Corvo




"Corvo", perché questo epitaffio? Per romanticismo?
A Rolfe era sempre piaciuto il blasone, quand'era seminarista si componeva lo stemma, immaginava insegne, arrivava in refettorio con un corvo impagliato sulla spalla.
Una vita di solitudine e di miseria, un carattere instabile, eccentrico, cavilloso, vizioso, vendicativo, dotato per tutte le arti, sempre in lite con gli amici, cartomante, invaghito del passato della Chiesa, del Rinascimento, adorava i fasti cattolici senza la vocazione del sacerdozio.
A. Symons, nella sua famosa Quest for Corvo (indagine postuma condotta presso tutti coloro che avevano conosciuto Rolfe), traccia la sua vita dal seminario fino a Venezia.
Baron Corvo però non doveva trovare da appollaiarsi in quella città senza alberi.
Membro del circolo nautico del Bucintoro, Corvo aveva anche imparato a condurre la gondola, arte antica e difficile. Quando cadeva in acqua, continuava a fumare la pipa, così come Byron quando nuotava nel Canal Grande teneva il sigaro in bocca per "non perdere di vista le stelle".
Corvo, autore del prestigioso Adriano VII (1904), che conobbe il successo solo dopo la sua morte (1913), ci ha lasciato, del suo incontro con Venezia, una lettera bella quanto una notte bianca in laguna: "Un mondo crepuscolare, fatto d'un cielo senza nubi, d'un mare senza increspature, dove tutto è malva, tiepido, liquido e limpido, tagliato da strisce di rame bronzeo, che va fondendosi nell'azzurro insondabile".
Ancora ci sembra di vedere Corvo scacciato da tutte le locande, portare a spasso i suoi panni in un paniere e dormire sul fondo di una barca, sempre sull'orlo del suicidio, scrivere a fior d'acqua su un quaderno gigante, in pieno inverno, le sue famose "Lettere a Millard" che nessuno potrà mai leggere.

Buon compleanno Venezia!


Tra il III e il V secolo, l'Italia è teatro di feroci scorribande da parte di popolazioni barbariche provenienti da est e da nord. Iniziano così nel Veneto le migrazioni di genti verso la laguna, alla ricerca di rifugio.
La laguna era il luogo ideale dove riparare, in quanto l'acqua stessa risultava invalicabile alle orde degli invasori, i quali si muovevano per lo più a cavallo.
Proprio in quegli anni un'antica leggenda pone la nascita della città di Venezia: è il 25 marzo dell'anno 421. data della fondazione della chiesetta di San Giacomo costruita su di un'isola un poco più alta delle altre, e per questo chiamata rivus altus (da cui Rialto). Non a caso il 25 marzo corrisponde alla data dell'Annunciazione del Signore, infatti Venezia fu sempre particolarmente devota alla Vergine Maria.
Dunque oggi Venezia compie 1590 anni!

"Alberto Faletro e Tomaso Candiano, o Zeno Daulo, furono quelli sopredetta opera eletti, i quali insieme con tre principali gentiluomeni, andati a Riva Alta, l’anno sopradetto 421 il giorno 25 del mese di Marzo nel mezzo giorno del Lunedì Santo, a questa Illustrissima et Eccelsa Città Christiana, e maravigliosa fù dato principio ritrovandosi all’hora il Cielo (come più volte si è calcolato dalli Astronomi) in singolare dispositione".

Tour in barca per la Laguna di Venezia




L'offerta dei servizi de L'altra Venezia si arricchisce ancora: un nuovo itinerario in barca a vela alla scoperta delle isole della Laguna Nord di Venezia.
Il tour, creato in collaborazione con l'Associazione Navigador, viene effettuato su una tipica imbarcazione dell'alto Adriatico, il "bragozzo", mosso a vela o a motore.
Già dalla seconda metà del Cinquecento, il bragozzo veniva utilizzato come barca da pesca lagunare. Nel tempo divenne una vera e propria barca d'altura per la pesca in mare.
La proposta ha l'obiettivo di andare alla scoperta di alcune isole poco conosciute (anche perché non raggiungibili con i mezzi pubblici) e delle attività di pesca e viticoltura che ancora vi vengono svolte.

L'itinerario prevede:
- partenza da Venezia (Ponte Tre Archi, raggiungibile a piedi o con i vaporetti linee 51, 52, 41, 42) o dalla terraferma (Forte Marghera a Mestre, raggiungibile in auto)
- navigazione in laguna fino all'isola di Mazzorbo, dove è previsto un incontro con i pescatori locali
- sbarco e visita alla chiesa di S. Caterina e alla cantina Venissa
- passeggiata a piedi fino a Burano dove ci si imbarca nuovamente con destinazione Isola di San Francesco del Deserto
- pranzo a bordo con prodotti tipici veneti
- nel pomeriggio visita del convento francescano
- imbarco e navigazione costeggiando l'isola di Sant'Erasmo, ricca di orti che forniscono le primizie poi vendute al mercato di Rialto
- sbarco e visita guidata all'isola del Lazzaretto Nuovo (area archeologica)
- imbarco e ritorno al punto di partenza nel tardo pomeriggio

Il tour viene effettuato per un minimo di 6 persone.
Periodo: da maggio ad ottobre.

Per maggiori informazioni: info@laltravenezia.it
o scheda tecnica: http://issuu.com/walterfano/docs/laguna_nord_laltravenezia